SALENTO: Una terra da scoprire

martedì 27 maggio 2008

INFINITO

"Come l’infinito è completamente presente in ogni punto dello spazio, così tutta l’eternità è completamente presente in ogni punto del tempo. Così, dal punto di vista dell’eternità, assolutamente tutto il tempo è adesso, così come l’infinito, tutto lo spazio è qui.. Poichè tutto il tempo è adesso, ne segue che il passato e il futuro sono proprio delle illusioni..”


Ken Wimber


L’Ouroboros
L’Uroboro (dal
Greco “ουροβóρος“) è un simbolo molto antico che rappresenta un serpente che si morde la coda, ricreandosi continuamente e formando così un cerchio. È un simbolo associato all’Alchimia e all’Ermetismo. Rappresenta la natura ciclica delle cose, la teoria dell’eterno ritorno, e tutto quello che è rappresentabile attraverso un ciclo che ricomincia dall’inizio una volta aver raggiunto la propria fine. In alcune rappresentazioni il serpente è rappresentato mezzo bianco e mezzo nero, richiamando il simbolo dello Yin (nero,principio femminile, luna, terra) e dello Yang (bianco,principio maschile, sole, cielo), che illustra la natura dualistica di tutte le cose e soprattutto che gli opposti non sono in conflitto tra loro. Pare che il simbolo si ispiri alla forma della Via Lattea, dal momento che in alcuni antichi testi era considerata un enorme serpente di luce che risiedeva nel cielo e circondava tutta la terra. Questo simbolo viene attribuito all’antica alchimista Cleopatra (da alcuni identificata con la famosa regina Cleopatra) che volle rappresentare l’unità del cosmo. “En to pan”, “Uno il Tutto”, è infatti il motto contenuto nella Crisopea di Cleopatra. La ciclicità è la metafora più immediata di questo simbolo e per derivazione anche l’eternità data dal ripetersi costante di cicli finiti. Dietro, l’idea che l’intero universo sia un’entità, un organismo unitario, di cui le singole parti, qualunque distanza le separi, sono legate tra loro in modo necessario. Il serpente si morde la coda, che è dire l’inizio e la fine coincidono, l’evoluzione rinasce incessantemente dalla sua stessa distruzione, in un movimento infinito. E’ possibile rintracciare in questo simbolo anche il principio di conservazione dell’energia, l’armonia cosmica costituita dall’eterno e ritmico alternarsi e fondersi di attività e passività. Il principio maschile e quello femminile sono fusi l’uno nell’altro in una unione primordiale e indifferenziata che ci riporta all’Androgino (dal greco aner, “uomo” e gyne, “donna”), l’essere primogenio in cui si risolve il contrasto di maschile e femminile. L’Ouroboros ci rimanda in sostanza ad una realtà unica ed ultima in cui si riscontrano gli opposti e che rappresenta l’essenza dell’intero Universo, la sua forza latente, la fusione di Uno e Tutto e del Tutto in Tutto.

Nessun commento:

Drive In

CAMPIONI DEL MONDO 2006