DOLMEN:
La parola Dolmen deriva dall'antico bretone tol o tuol (tavola) e men (pietra lavorata). Già presenti nel IV-III millennio a.C. nelle regioni europee settentrionali ed occidentali. Si tratta di un monumento megalitico costituito generalmente da un lastrone di pietra appoggiato orizzontalmente su pietre infitte verticalmente nel terreno. C'è chi afferma che sono monumenti funebri, chi invece pensa che venissero usati per i sacrifici, tale ipotesi sembra confermata dalla presenza di cataletti scavati sulla superficie di alcuni Dolmen. Generalmente, l'entrata del dolmen, è posta ad est, per gli uomini primitivi era il punto cardinale più importante essendo il punto dove ogni mattina sorge il sole, astro importante per la vita del nostro pianeta. Oltre a questa funzione sepolcrale è probabile che i Dolmen servissero per i riti sacrificali in occasione del seppellimento o per rendere omaggio alle divinità.
Notevoli presenze dolmeniche sono presenti a Maglie, Melendugno, Calimera, Minervino e Salve, dove sono stati rinvenuti frammenti di ossidiana, pezzi di ceramica e ossa umane.
MENHIR :Notevoli presenze dolmeniche sono presenti a Maglie, Melendugno, Calimera, Minervino e Salve, dove sono stati rinvenuti frammenti di ossidiana, pezzi di ceramica e ossa umane.

Tutti questi menhir salentini sono databili dal III al II millennio a.C. ed a tutti generalmente è attribuita una funzione commemorativa, funeraria o di pratica rituale religiosa. Secondo diversi studiosi tali monumenti in passato non hanno avuto sempre la stessa funzione: essa è stata variata e determinata dalla cultura, dalle necessità e dal contesto socio-economico delle popolazioni di quei tempi.